Nel 1998 sterminò la sua famiglia. Oggi, quando mancava poco alla fine della pena, è fuggito. Gli inquirenti sono preoccupati. Negli ultimi giorni aveva dato dei segnali evidenti. E’ partita la caccia all’uomo
Era stato condannato a trent’anni di reclusione per aver ucciso la sua famiglia con una brutalità incredibile. Oggi, a tre anni dalla fine della sua pena, è evaso, lasciando tutti di stucco. Stava proseguendo un percorso di riabilitazione e di reinserimento in una casa lavoro: ma ha fatto perdere improvvisamente le sue tracce. Per gli inquirenti è un duro colpo, considerata la sua posizione, i suoi precedenti e visto che era stato considerato “socialmente pericoloso”.

Elia Del Grande ha fatto perdere le sue tracce nella serata di giovedì 30 ottobre. Prima della notte di Halloween, ha fatto uno scherzetto (senza alcun dolcetto) a tutti. E’ partita una caccia all’uomo, con diversi agenti di polizia impegnati: sia nel varesotto (dove si è materializzata la figa) che in Sardegna. L’uomo era stato condannato a trenta anni di carcere, essendo stato ritenuto responsabile della cosiddetta “strage dei fornai”.
La tragedia del 1998: uccise la sua intera famiglia
La tragedia si consumò nella notte tra il sei e il sette gennaio del 1998: Del Grande, che all’epoca aveva solo ventidue anni, sterminò tutta la sua famiglia nel comune di Cadrezzate (provincia di Varese). Prese un fucile e con lucida freddezza colpì il padre Enea Del Grande, (nella foto in basso insieme a Elia) la mamma Alida Del Grande e il fratello maggiore, Enrico Del Grande. Una famiglia nota in tutto il paese perchè da anni gestiva il forno e distribuiva pane, pizza e dolci a tutto il Varesotto. Le motivazioni della strage sarebbero riconducibili a una relazione sentimentale osteggiata dalla famiglia, tensioni pregresse e volontà dell’imputato di appropriarsi dell’eredità familiare. Dopo aver sterminato la sua famiglia, Elia tentò di scappare verso la Svizzera, ma fu riconosciuto e fermato dalla polizia cantonale a Ponte Tresa. Quando i magistrati di Varese gli chiesero i motivi del suo gesto, rispose: “Perché l’ho fatto? È nato un odio”.

Del Grande ha scontato la quasi totalità della pena: dopo venticinque anni di carcere era riuscito ad arrivare alla libertà vigilata e nell’ultimo periodo era stato affidato ad una struttura: una casa lavoro di Castelfranco Emilia, in provincia di Modena: giovedì sera ha fatto perdere le sue tracce: ha scavalcato il muro di cinta della struttura e si allontanato, senza che nessuno riuscisse a identificarlo. Gli inquirenti sono preoccupati: perchè nell’ultimo periodo Elia aveva dato segnali non certo benevoli. Poche settimane fa era stato fermato per episodi di furto e molestie, ed era stato nuovamente “Internato” in un centro di Castelfranco Emilia, dove sarebbe dovuto restare per sei mesi, in attesa di una nuova valutazione psichiatrica.
Ma giovedì sera ha approfittato di un momento di distrazione dei responsabili, per scappare. Il tribunale di Varese, all’epoca dell’omicidio, lo condannò a tre ergastoli: pena poi ridotta a trenta anni in Appello, grazie al riconoscimento della semi infermità mentale. Del Grande aveva quasi scontato la sua pena: tra benefici, sconti, uscite programmate, era ormai ad un passo dalla libertà. Ma la nuova fuga cambierà ancora una volta la situazione. Ora è scattata la caccia all’uomo: gli inquirenti sono preoccupati.





