La nave Amerigo Vespucci è ormeggiata da giorni ad Alessandria, nelle scorse ore è diventata simbolo di connubio tra Egitto e Italia
Viene chiamata la ‘nave più bella del mondo’, il motivo non è più di tanto un segreto. Basta osservarla per capirne la magnificenza, un vero canto per l’Italia e per tutta la sua Marina. La nave Amerigo Vespucci, che si chiama come il celebre esploratore che diede il nome all’America dopo la scoperta di Colombo, è un punto di riferimento tutto italiano.
Nato nel 1931 e di appartenenza della Marina militare nostrana, su quel ponte, nella stiva e su ogni centimetro del legno che contorna la struttura, si costruiscono i marinai del domani. Soldati che si abituano a una vita in mare, ai ritmi delle onde e delle richieste dei superiori, a venir fuori da condizioni critiche con le proprie forze e la collaborazione.
Ogni anno, la nave ospita crociere di istruzione per i cadetti dell’Accademia Navale di Livorno, insegnando loro le tecniche di navigazione tradizionale, la vita di bordo e i valori della marineria. Ma ricopre anche un ruolo istituzionale e di rappresentanza per l’Italia.
Il suo fascino promuove l’immagine della Marina Militare e della tradizione navale italiana, come avvenuto di recente in Alessandria d’Egitto, tappa di un viaggio che ha rinsaldato il connubio tra l’Italia e il popolo egiziano, soprattutto dal punto di vista storico-culturale.
Dallo scorso 12 febbraio, infatti, l’Amerigo Vespucci è ormeggiata al porto d’Alessandria, punto di partenza del tour nel Mediterraneo che a breve aprirà i battenti. Si tratta della seconda volta in 93 anni di vita che il veliero italiano approda nella città egiziana dove, per l’occasione, sono giunti anche il Ministro dell’Agricoltura e quello della Cultura.
Il primo a prendere parola è stato Francesco Lollobrigida: “In occasione del passaggio ad Alessandria d’Egitto dell’Amerigo Vespucci con il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, abbiamo ricordato Giuseppe Ungaretti e Filippo Tommaso Marinetti. Insieme a 230 studenti dell’Istituto Don Bosco di Alessandria d’Egitto abbiamo avuto il privilegio di vedere i registri scolastici di Giuseppe Ungaretti, quando frequentava quella stessa scuola”.
Seguito poi da Alessandro Giuli: “Il fortissimo legame con l’Egitto, testimonia il fatto che il governo italiano si muove in armonia e coerenza, perché coinvolge più ministeri in questa rete di rapporti che sono incorniciati all’interno del piano Mattei e che fanno della diplomazia culturale uno strumento di crescita, di confronto e di sviluppo di luoghi e di territori e di nazioni e di popoli”.
Un’occasione anche per rafforzare il rapporto tra Alessandria e l’Italia che, in dono, ha garantito 500 libri alla celebre Bibliotheca Alexandrina, nell’ambito del progetto Biblioteca Italia, che istituisce fondi librari presso istituzioni culturali.
Doveva essere una festa di compleanno, ma il tutto si è trasformato in tragedia. La…
Svezia, follia TikTok: mamma rompe un uovo crudo in testa alla figlia di 5 anni…
Nelle ultime settimane sempre più segnalazioni arrivano da tutta Italia su una nuova truffa che…
Una situazione mai vista con le persone che non sapevano cosa fare e dove andare,…
Rapporto SIPRI 2024: spesa militare mondiale in crescita. Nuovo picco di 2718 miliardi di dollari.…
Il dramma è accaduto lo scorso 26 aprile, ma ora è possibile una svolta: le…