L’ex tecnico del Milan e della nazionale italiana appena ha saputo quello che era accaduto all’allenatore boemo si è preoccupato
Tanta paura per Zdenek Zeman. Il mondo del calcio è ansia e teme qualcosa di brutto per il tecnico boemo, nato a Praga 77 anni fa e che è stato ricoverato d’urgenza nel reparto di terapia intensiva neurologica al Policlinico Gemelli di Roma.
L’ex allenatore di Lazio e Roma ma anche di Pescara e Foggia ha accusato problemi respiratori, più esattamente come ha spiegato una nota dell’ospedale Gemelli di Roma “un deficit di forza e un disturbo di produzione del linguaggio compatibile con ischemia cerebrale in pazienti con pregressa comorbidita cardiologica e pregresso ictus. È stata confermata la terapia antiaggregante e anticoagulante”.
Un quadro clinico preoccupante che ha messo in ansia tante persone nel mondo del calcio, tra cui l’ex allenatore di Milan, Parma e della nazionale italiana, nonché dell’Atletico Madrid Arrigo Sacchi che appena ha saputo della notizia è rimasto scioccato: “Mi dispiace tantissimo, gli auguro il meglio è una persona eccezionale, per me un grande uomo e saperlo che sta così male mi si spezza il cuore, dai amico mio cerca di rimetterti presto. Lui ha una tempra molto dura, sono convinto che si rimetterà in breve tempo“.
Non riesce a credere che uno come il tecnico boemo sia in difficoltà anche perché per Arrigo Sacchi, Zeman ha sempre dato “un’immagine di grande fierezza e chiarezza nel suo modo di essere uomo e tecnico, ho una grandissima stima per questa persona, una di quelle che ha fatto qualcosa di bello per il calcio e si merita tanti riconoscimenti e che le persone gli siano vicino. Io sono una di queste e gli auguro il meglio e spero proprio che riesca a stare bene e a rimettersi”.
Arrigo Sacchi, che nella storia del calcio, è stato un rivoluzionario, avendo cambiato tanto nel modo di giocare, di stare in campo e sfruttare al meglio le idee e di cercare di fare qualcosa di diverso per arrivare al bello. “Zeman l’ho sempre considerato un uomo incredibile e personalmente l’ho sempre ritenuto un tecnico dal grande carisma che ha cercato di fare qualcosa di bello e buono. E una persona così va onorata e considerata. Per me è un grande amico a cui voglio bene”
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