Congedo di paternità obbligatorio, boom di richieste nel nostro Paese: ecco chi ne usufruisce
Secondo quanto riportato dagli ultimi dati emanati da “Save The Children” pare che al Nord, nella fascia d’età che va tra i 30 ed i 49 anni, e che lavorano in imprese di media-grande dimensione (con contratto di lavoro stabile e reddito medio-alto), i papà usufruiscono del congedo di paternità. Dati che sono stati prima stilati, in primis, dall’Inps Nel 2013, poco meno di un padre su cinque, aveva chiesto il congedo. Mentre nel 2022 il numero si è triplicato passando a tre su cinque.
Anche se c’è ancora un forte squilibrio di genere tra i due genitori nella cura dei figli. Nel 2013, infatti, un padre su cinque ne ha usufruito (pari al 19,25%), cioè 51.745 padri. Nel 2022 più di tre su cinque (pari al 64,02%), cioè 172.797 padri. Nell’anno della sua introduzione (2012) il congedo di paternità prevedeva un solo giorno obbligatorio e due facoltativi. Attualmente ne garantisce 10 giorni obbligatori e uno facoltativo ai neo papà.
Dati importanti arrivano dal Nord. Molto più bassi quelli che giungono dal Mezzogiorno, con Valori di fruizione inferiori al 30%. In particolar modo a: Crotone (24%), Trapani (27%), Agrigento e Vibo Valentia (29%). Superiori all’80% si registrano nelle province di: Bergamo, Lecco, Treviso, Vicenza e Pordenone. Gli uomini con una fascia di età tra i 30 ed i 39 anni ne fanno maggiormente uso (con il 65,4%). Mentre fra i 40 e i 49 sono al 65,6%.
In aziende medio-grandi, quelle con più di 100 dipendenti, l’utilizzo è del 77%. Al 67,8% troviamo le aziende che hanno fra i 51 e i 100 dipendenti. Al 60% fra quelle che hanno fra i 16 e i 50 dipendenti, fino ad arrivare al 45,2% nelle aziende con 15 dipendenti o meno. Nella fruizione dei congedi di paternità si rilevano forti disuguaglianze tra le diverse tipologie contrattuali. I lavoratori con un contratto a tempo indeterminato sono quasi del 70%, quelli a tempo determinato al 35,95%. Gli stagionali arrivano al 19,72%.
Fasce di reddito: l’utilizzo del congedo di paternità è più diffuso tra i padri con un reddito compreso fra i 15mila e i 28mila euro (73,3%). Anche quelli che hanno un reddito superiore a 28mila euro e inferiore a 50mila (85,68%).
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